"I miei genitori sono ricchi, la mia famiglia é ricca e di conseguenza mia sorella ed io siamo virtulmente ricche. [...] Nonostante ciò, nonostante tutta questa fortuna e tutta questa ricchezza, da molto tempo so che la meta finale é la boccia dei pesci. Come faccio a saperlo? Si dà il caso che io sia molto intelligente..."
Renée Michel sembra essere la comunissima portinaia del numero 7 di
rue Grenelle, un condominio parigino abitato da famiglie facoltose: è
apparentemente sciatta, pigra, perennemente presa dalla cura del suo
gatto, dalla televisione e dalle sue piccole faccende private. In
realtà, Reneé è una persona coltissima: si interessa di arte, di
filosofia, di cinema, di musica classica e di cultura giapponese ma
preferisce dissimulare la propria cultura. È vedova, ma non affronta la
sua solitudine con rancore o nostalgia, bensì esplorando ogni
sfaccettatura della propria anima, ogni sfumatura dei propri sentimenti
con grande distacco e grande perizia filosofica. Solo un segreto
doloroso, celato sino alla fine, sfugge alle sue analisi.
Ad animare le pagine della vicenda è il personaggio della dodicenne
Paloma Josse, figlia di un Ministro della Repubblica. Paloma, piccola e
minuziosa Giudice dell'Umanità, come la definisce l'autrice, è in
perenne lotta con tutta la sua famiglia: con la madre, che cerca di non
esternare in tutti i modi quello che davvero è, una donna fragile e
debolissima, con il padre, che fa dell'aggressività e della cruda
spontaneità, soprattutto in politica, il centro della propria vita, con
la sorella Colombe che studia filosofia solo a fini speculativi e non
per affrontare il mondo in maniera autentica. Paloma, eccezionalmente
attenta e profonda nel comprendere questo mondo, di cui crede di capire
tutta la bellezza e tutta la crudeltà, non riesce a sopportare la
mediocrità della gente con cui vive, per questo ha pianificato di
suicidarsi con i barbiturici il giorno del suo compleanno e al contempo
di dare fuoco all'appartamento in cui vive con la famiglia per
cancellare le tracce della sua vita.
Paloma e Renée si incontrano e si riconoscono come anime simili
grazie all'arrivo di un terzo personaggio: Kakuro Ozu, un signore
giapponese. Questi saprà aprire il cuore della portinaia, farne uscire
tutti i sentimenti ed i segreti più oscuri, liberarla dal peso del suo
incognito durato quindici anni, e, insieme a lei, farà capire a Paloma
qualcosa in più sulla vita, qualcosa che ne nemmeno l'intelletto della ragazza aveva saputo cogliere.